martedì 22 settembre 2009

Equinozio d'autunno


Domani è l'Equinozio d'Autunno, un giorno importante dal punto di vista astronomico e che lo è stato anche dal punto di vista umano per molto tempo, quando avevamo un rapporto più stretto con le stelle e la Volta Celeste in genere. Oggi non se ne ricorda (quasi) nessuno e in pochi saprebbero spiegare che cosa avviene di così importante, se escludiamo il fatto che (quasi) tutti sappiamo almeno che, convenzionalmente, si verifica il passaggio dall'estate all'autunno. Convenzionalmente perchè, quando pensiamo a questo passaggio, pensiamo soprattutto alle stagioni meteorologiche (arriva il fresco, la pioggia, l'umido e va via il caldo, la siccità) che non coincidono del tutto con le stagioni astronomiche, ovvero i periodi di tempo compresi tra un equinozio e il solstizio che lo segue o tra un solstizio e l'equinozio successivo (ad esempio: l'estate, che sta finendo, è compresa tra il 21 giugno, solstizio estivo, e il 23 settembre, equinozio d'autunno). E' nell'esperienza di tutti infatti che, ad esempio, il periodo caldo non inizia precisamente il 21 giugno e non termina precisamente il 23 settembre.
Dal punto di vista astronomico, il 23 settembre (così come il 21 marzo, Equinozio di Primavera) il Sole culmina allo Zenit - il punto in cui la linea verticale immaginaria che parta da un osservatore sulla Terra tocca la volta celeste - dell'Equatore. Ciò implica che la durata del dì e della notte è uguale in ogni luogo della Terra. Dal giorno successivo all'equinozio d'autunno la notte sarà progressivamente un po' più lunga del dì, viceversa per l'Equinozio di Primavera. Quindi il Sole comincia ad andare verso il suo periodo di "riposo".
Osservando dalla Terra il sorgere del Sole possiamo determinare con esattezza nel giorno di Equinozio l'Est, e l'Ovest al tramonto. Dal giorno successivo, invece, il Sole sorgerà e tramonterà un po' più a sud, compiendo un percorso ad arco nel cielo progressivamente più piccolo, fino al 21 dicembre, solstizio d'inverno.
Sulla Volta Celeste, nel suo moto apparente, il Sole attraversa verso il basso la linea (immaginaria) chiamata Equatore Celeste, che rappresenta il circolo massimo descritto dalle stelle nell'apparente moto di rotazione della Sfera Celeste, simboleggiando la discesa negli "inferi celesti", nel periodo buio dell'anno solare. La luce lascia il posto alle tenebre, fenomeno ancor più valido per chi vive e viveva vicino al Polo Nord, in cui incominciamo da domani i 6 mesi di "buio".

Il 23 settembre "entra" anche il segno della Bilancia, l'unica delle costellazioni zodiacali a non rappresentare un essere vivente (reale o immaginario che sia) ma un oggetto che sta proprio a simbolizzare l'equilibrio (del dì e della notte). Che vuol dire che "entra" un segno zodiacale? Il segno astrologico del periodo che prendiamo in considerazione, rappresenta la costellazione nella quale il Sole si trova ( cioè che è sullo sfondo del movimento del Sole nel cielo) in quel periodo. Dire che siamo nel segno della Bilancia equivale a dire che, in quel periodo, quando il Sole sorge dietro di esso c'è la costellazione della Bilancia, che lo segue per tutto il percorso giornaliero fino a tramontare con questo, senza naturalmente che noi possiamo vederla perchè "coperta" dalla luce della nostra stella. Il tutto per un mese, nel corso del quale il Sole, per una questione di prospettiva lunga d spiegare qui, "slitta" pian piano sulla costellazione successiva, lo Scorpione , che farà poi da sfondo al movimento del Sole per il mese successivo, e così via.
In realtà però c'è un movimento molto lento, che avviene in circa 21000 anni, che la Terra "realizza", che si chiama Precessione degli Equinozi e comporta (e ha comportato) uno "sfasamento" rispetto a quanto descritto poche righe fa: le costellazioni che accompagnano il Sole nel suo percorso sono cambiate, dall'ultima volta che è stato stabilito l'attuale calendario!
Proprio perchè c'è un "precedere", oggi il Sole non si muove più in questo periodo con sullo sfondo la costellazione dell Bilancia, ma con la precedente: la Vergine. L'ultimo spostamento è avvenuto nel 60 a.C., ma il nostro calendario, formalizzato prima, non è stato aggiornato.
Questo significa che da quel momento (60 a.C.) ad accompagnare il Sole nel suo cammino in cielo in questo periodo c'è la Vergine e non la Bilancia.

Per concludere il discorso di carattere astronomico: Settembre come sappiamo è il mese della vendemmia. Nella costellazione della Vergine c'è una stella chiamata in latino Vindemiatrix (Vendemmiatrice), nome che gli antichi le avevano dato perchè quando vedevano questa stella sorgere in cielo poco prima del Sole (in questo periodo quindi) si preparavano e procedevano alla raccolta dell'uva e alla vendemmia.
Il Cielo era un vero e proprio calendario perpetuo a cui gli uomini facevano riferimento per scandire il ritmo delle loro attività.

1 commento: