venerdì 10 febbraio 2012

Terre del Maestrale



Domenica 29 Gennaio, prima della grande nevicata (ancora in atto, con il 2° round, mentre scrivo) siamo partiti con un nuovo progetto nell'ambito delle iniziative dell' Associazione Terre del Maestrale.
Dato che l'Associazione ha preso vita, diversi anni or sono, alle pendici del Monte Subasio - il monte di Assisi, città della Pace, e di Francesco - e dato che il Subasio è un naturale ed eccezionale balcone panoramico sulle principali vette dell'Italia centrale - dal Monte Fumaiolo al Gran Sasso; dai Sibillini con il Vettore ai monti di Perugia; dall'Amiata al Monte Cucco, e poi giù fino al viterbese su cui si erge il Monte Cimino - abbiamo deciso di raggiungerle tutte (e da lì rivolgere lo sguardo verso il nostro Subasio) come atto simbolico di unione con tutti i nostri soci e i nostri amici sparsi sul territorio italiano e in segno di appartenenza all'intero territorio stessp della nostra penisola, che ci unisce tutti.
Subasio, cuore delle Terre del Maestrale, è questo il nome che abbiamo voluto dare al progetto e ai sentieri che percorreremo nei prossimi mesi, "arterie dell'appartenenza" a terre in molti casi distanti tra loro ma invece molto vicine dal punto di vista storico, culturale, umano.
Nonostante a ideare questa cosa sia stato il sottoscritto - Guida professionista - e a coordinare le uscite ci siano anche gli altri membri del Consiglio Direttivo dell'Associazione, anche essi Guide per professione, abbiamo fortemente voluto che la partecipazione alle uscite di chi ne avesse voglia fosse gratuita. Un modo per valorizzare il camminare e lo stare insieme come momento di condivisione, staccato, per una volta, da una logica di guadagno da quella che è una forma di turismo come le altre, perché siamo convinti che l'economia su cui dovremo rifondare il nostro pianeta sarà l'economia dello scambio e non quella del profitto.
Per questo motivo auspichiamo che chi vorrà unirsi a noi le prossime volte abbia voglia comunque di aderire all'Associazione, dimostrando così di condividere i nostri medesimi intenti.





Abbiamo iniziato col Monte Peglia (837 m), di certo non una vetta tra le più significative dal punto di vista escursionistico tra quelle che si possono raggiungere con lo sguardo dal 'monte di Assisi' ma, per noi, invece, di grande valenza perché è l'unica che si trova in mezzo tra il Subasio - sotto il quale l'Associazione ha visto la luce e sotto il quale è rinata dalle sue ceneri - e il territorio orvietano, zona in cui, per praticità operativa, è stata fissata la sede attuale del sodalizio. Lo spartiacque naturale, quindi, tra il territorio orvietano e il resto dell'Umbria, di cui il Subasio è il cuore; lo spartiacque naturale tra la nostra storia di ieri e quella di oggi.
Tra le altre cose, la salita alla vetta del Peglia può essere considerata una sorta di atto di "disobbedienza civile" in ambito escursionistico e non solo, essendo la cima invasa e letteralmente devastata da decine di enormi antenne che "schiacciano" la pur imponente onnipresente croce, che fu messa lì alla fine della Prima Guerra Mondiale. Arrivare a piedi al cospetto di questi bestioni messi lì ad alimentare il nostro mondo iper-tecnologico, e la nostra dipendenza da esso, senza praticamente curarsene e, soprattutto, senza toccare la strada asfaltata di servizio appositamente costruita per la loro manutenzione, è stata di per sè una piccola impresa.



A cominciare questa avventura eravamo in tre: io, Silvio e Nando. E senza dubbio lo spirito è stato quello giusto: condivisione e leggerezza.
Abbiamo percorso un bell'anello di 16 km tra fitti boschi, affascinanti borghi abbandonati, piccoli cimiteri di campagna, ricalcando le tracce di cervi maestosi che vivono in quelle zone, così come il mitico lupo.
Un panino consumato insieme al calore del fuoco che abbiamo acceso per suggellare una giornata che sarà la prima di una lunga serie, che sarà appunto caratterizzata dall'atmosfera della "compagnia attorno al fuoco".

Per le prossime uscite, e in generale per tutte le iniziative di Terre del Maestrale, chi volesse esserne informato tramite la newsletter associativa può mandare un'email per iscriversi a: info@terredelmaestrale.org.

[Dal sito di Terre del Maestrale:

Siamo un'associazione: il nostro fine non è il lucro bensì la condivisione.
La condivisione di un'esperienza, di un'avventura, di un'emozione. Della fatica di una salita in montagna e dell'appagamento una volta raggiunta la cima. Del vento nei capelli veleggiando in mare aperto e di un tramonto ancorati in rada. Della scoperta delle meraviglie di questo nostro mondo da parte di un bambino e della serenità che ci da l'osservare un cielo stellato.
Non cerchiamo clienti, solo persone che abbiano voglia di condividere qualcosa di sé con noi.
Non viviamo degli introiti delle attività dell'associazione: i soci fondatori svolgono tutti un altro lavoro e l'associazione sta in piedi grazie al contributo volontario di diverse persone.
Amiamo la natura di questo pianeta e siamo convinti che riavvicinandosi ad essa, gli esseri umani possano (ri)trovare se stessi. Mettiamo quindi a disposizione le nostre precedenti esperienze e le nostre conoscenze sotto questo aspetto, che concretizziamo attraverso le proposte dell'associazione, per dar modo anche ad altri di entrare a più stretto contatto con l'ambiente naturale e la naturalità della vita.
Non vogliamo dare “ricette” per come si affronta la vita; non crediamo che il camminare sia una terapia ne ci sentiamo di indicare, ad esempio, lo yoga o la meditazione (o quant'altro) come pratiche per tutti e per tutti i giorni.
Desideriamo solo essere autenticamente noi stessi fino in fondo e creare situazioni e momenti di condivisione affinché anche gli altri lo siano, nello sviluppo di una pacifica e serena convivenza con tutti gli esseri viventi.
Siamo un'associazione sportiva. Lo sport è quell'insieme di attività, fisiche e mentali, che contribuiscono a mantenere in buone condizioni, fisiche e mentali, l'organismo umano, piccola parte dell'organismo Terra.
Attraverso l'organizzazione di attività sportive e ricreative ci diamo l'obiettivo primario di dare un contributo al miglioramento della salute di questa meravigliosa navicella spaziale che ci ospita per un po'.
La nostra sede sociale è in Umbria ma il Maestrale, vento di nord-ovest, soffia da sempre su tutto il bacino del Mediterraneo, e anche altrove.
]

Nessun commento:

Posta un commento