martedì 17 luglio 2012

Sotto lo stesso cielo (ovvero: una scommessa vinta)


Sotto lo stesso cielo veniamo alla luce e concludiamo la nostra esistenza.
Sotto lo stesso cielo viviamo noi e sono vissuti i nostri avi, anche di molte generazioni indietro; sotto lo stesso cielo vivranno i nostri discendenti, anche quelli di molte generazioni in avanti.
A poca distanza da noi, così come a migliaia di km, vivono uomini e donne (e animali), che non conosciamo e mai conosceremo ma che, quando alzano lo sguardo, vedono il nostro stesso cielo.
Il cielo è forse l'unico elemento che ci unisce tutti, nel tempo e nello spazio.
Gli astronomi moderni lo esplorano con l'aiuto di tecnologie avanzatissima ma le loro scoperte vengono poi catalogate comunque all'interno di un sistema di identificazione (quello delle costellazioni) che nel suo aspetto principale, e più antico, risale praticamente ai Babilonesi, se non prima, cioé ad almeno 3000 anni prima di Cristo.
Sono queste le caratteristiche del cielo che mi hanno affascinato fin da adolescente, periodo in cui ho cominciato ad essere un "astrofilo". E sono queste gli aspetti sui quali ho desiderato costruire per i ragazzi di oggi l'esperienza del campo estivo appena concluso, quando ho avuto modo di venire a conoscenza dell'esistenza dell'Osservatorio Astronomico di Monte Rufeno - sito relativamente vicino casa - e avendo la possibilità di inserire la proposta nell'ambito della programmazione delle "Vacanze WWF".



Ho conosciuto l'Osservatorio di Monte Rufeno, che sorge all'interno della Riserva omonima - una piccola area protetta nella Provincia di Viterbo, semisconosciuta ma ricca invece di molti spunti di interesse (infatti è una delle Riserve Naturali per istituzione più anziane del Lazio)- a settembre dello scorso anno e, per la sua posizione e per le caratteristiche dell'area in cui è inserito, ho pensato immediatamente che fosse un posto che meritasse di essere valorizzato e messo a disposizione di quante più persone possibili. Soprattutto, che fosse un posto che potesse dare la possibilità a un gruppo di persone, adulte o giovani, di vivere un'esperienza guidata di più giorni a contatto totale con il cielo e con il bosco - astronomia e natura - attraverso, magari, anche il mio intervento, dato che sono i due elementi che più mi stimolano nella mia professione.
Da quel momento ho iniziato a lavorare sodo (e gratis) per quasi un anno per creare opportunità in tal senso e per appianare tutte le criticità che la struttura e la sua organizzazione presentavano al fine di realizzare questo obiettivo. Tutto ciò anche andando molto oltre le mie competenze e occupandomi di cose che in altre situazioni sarebbero spettate ad altri (dal trovare una polizza assicurativa RC per la struttura, all'adeguamento contabile e amministrativo della associazione che la gestisce, dal lavaggio dei coprimaterassi alla pulizia dei bagni...), mosso dal puro spirito di valorizzare il luogo e l'esperienza.
Fino a quando si è presentata l'opportunità di inserire la proposta nell'ambito dei campi estivi del WWF.
Proposta che si è concretizzata con un bel gruppo di partecipanti (12), facendo risultare l'iniziativa, in questo anno di crisi generalizzata e acuta per le famiglie, una delle più richieste, pur non effettuandosi in un luogo di mare (in genere di forte richiamo, per l'estate) o, in alternativa, in un luogo ad alto richiamo naturalistico (come potrebbe essere, ad esempio, il Parco Nazionale d'Abruzzo o il Parco Nazionale del Gran Paradiso).
Segno che la proposta, almeno sulla carta, era stata giudicata interessante.

Così, con il gruppo di ragazzi con i quali abbiamo vissuto insieme questa importante esperienza, perché tale alla fine è stata, come avevo desiderato fin dall'inizio, abbiamo stabilito una serie di prime assolute: il primo gruppo di ragazzi "in autogestione" ad alloggiare per una settimana nel rifugio/osservatorio; il primo campo WWF all'interno della piccola Riserva Naturale di Monte Rufeno; il primo gruppo a inaugurare e beneficiare delle peculiarità del Casale della Cava del Bianchi/Laboratorio di Geologia - appena inaugurato - che abbiamo raggiunto a piedi e presso il quale abbiamo passato una bella mattinata all'insegna della conoscenza e dell'approfondimento del mondo delle rocce e dei minerali; il primo gruppo di visitatori a montare una trappola fotografica per la fauna - attività prerogativa del personale del Parco - e a poter monitorare immediatamente, il giorno dopo, il passaggio notturno degli animali in quel punto...




E poi...: l'osservazione delle galassie e dei pianeti al telescopio principale; l'osservazione del sole durante il giorno; la condivisione tutti insieme di tanti splendidi tramonti e tante serate sotto al cielo stellato, fino ad imparare ognuno a riconoscere le costellazioni (così come le hanno individuate gli antichi); le escursioni nel bosco e sui sentieri della Riserva, accompagnati anche da personale dell'area protetta, entusiasti per l'iniziativa; fino alla ciliegina sulla torta finale dell'ultimo giorno: le riprese televisive per la trasmissione Geo&Geo della RAI che, venendo sul posto per fare un servizio sulla Riserva, ha colto al volo l'occasione di poter riprendere un gruppo di ragazzi in attività all'interno di uno dei punti di interesse dell'area protetta.
Ne è uscita alla fine una settimana ricca di "eventi", di attività e di contenuti interessanti, anche oltre quello che avevo immaginato all'inizio.


Insomma: una scommessa vinta!
Una scommessa che non ho vinto solo io, una scommessa che hanno vinto tutti quelli che vi hanno preso parte, in primis i ragazzi che hanno partecipato - un gruppo vivace e brillante -, con l'entusiasmo che naturalmente li contraddistingue.
Per questo penso che non ci sia immagine migliore da inserire a conclusione di questo articolo (e di questa importante esperienza) di quella che riprende una cosa che i ragazzi hanno fatto da soli - su idea di Giacomo, uno di loro - in uno dei momenti di relax, senza alcuno stimolo da parte di noi "animatori".
Un gruppo del genere, a conclusione di un'avventura del genere, merita di veder inscritti sulla roccia i propri nomi, a imperituro ricordo!
Ciao a tutti!


4 commenti:

  1. Ciao Riccardo,
    il mio commento, alla fine. Si riduce a un semplice grazie:
    grazie per averci fatto passare una settimana a contatto con la natura, grazie per averci insegnato qualcosa di più sull’universo in cui viviamo, grazie per….. e potrei continuare così per intere pagine…… ma soprattutto grazie per la passione che mettete nel vostro stupendo lavoro!!!!!!!=)=)=););)
    Rimpiango quei bei momenti passati con la mia “famiglia” a ridere, scherzare e giocare in quel posto meraviglioso che Monte Rufeno è e che per sempre sarà….
    Alla prossima, non mancherei per nulla al mondo!!!!!!!
    Laura

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  2. Grazie Laura per quello che hai percepito e... grazie per averlo scritto!
    Alla prossima avventura, allora!
    Riccardo

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  3. ciao Riccardo,
    grazie per tutte le belle esperienze che ci hai fatto fare lì a Monte Rufeno.
    sarebbe fantastico poter ricreare davvero il gruppo come ha detto Laura.
    ti ringrazio per i complimenti che ci ha fatto nella tua "recensione" sul campo.
    è stato molto utile il tuo trucchetto dell'orologio da usare come una bussola. Ma sono state molto istruttive anche le altre attività ; sia alla cava del bianchi che al casale dei contadini,all'osservatorio e infine al fosso del gambero.
    chiudo con due curiosità:
    1- non ricordo più quale è la stella a noi piu vicina
    2- vorrei sapere quando andranno in onda le riprese ( se ci andranno)
    un grosso saluto a te e Carola,
    Luca :) :)

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    1. Ciao Luca!!
      Che bello "risentirti"!
      Si, sarebbe davvero una gran cosa riuscire a rimettere insieme il gruppo per un'altra esperienza, l'anno prossimo! Il blog che ho creato serve proprio a questo: far rimanere in contatto i partecipanti alle mie iniziative, tra di loro e con il sottoscritto. Quindi... rimaniamo in contatto qui!
      Sono molto contento che tu abbia apprezzato le attività fatte e che ancora ne conservi un buon ricordo.
      Per quanto riguarda le tue due curiosità:
      1) la stella a noi più vicina (oltre al sole) si chiama Proxima Centauri: "Proxima" perché, appunto, vicina; "Centauri" perché appartenente alla costellazione del Centauro, che si vede però solo nel cielo dell'emisfero australe. Dista da noi 4,3 anni-luce.
      Quella più vicina, visibile anche dall'Italia, è Sirio, che dista circa 8,7 anni-luce.
      2) Mi sono informato anche io, qualche giorno fa, alla Riserva di Monte Rufeno a riguardo. Ne sanno poco più di noi. Sembra a novembre e gli ho chiesto di tenerci aggiornati. Se vuoi, li puoi contattare all'indirizzo email: comunicazione@monterufeno.it. Ti risponderà Marco che, insieme al geologo Filippo, ha tenuto gli interventi alla Cava del Bianchi e al Felceto. Gli puoi dire benissimo che sei stato al campo WWF: saranno molto contenti di sentirti!

      Porterò i tuoi saluti a Carola.

      Ciao!
      Riccardo :-)

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