lunedì 19 febbraio 2018

Con gli altri e per gli altri


"Sono felicissima...abbiamo messo il carburante, ora il viaggio andrà più spedito.
Grazie della disponibilita ed esperienza Riccardo. Credo che abbiamo fatto prprio bene a creare questa opportunità cogliendo un loro bisogno ma senza la tua disponibilità non si sarebbe potuto far questo lavoro con loro e per loro."


Con questo messaggio da parte della tutor dell'ente di formazione, a seguito del mio, con il quale comunicavo che il "diversivo" che avevo proposto di inserire nel corso era andato più che bene, si è concluso il mio intervento, su tre week end e su tre argomenti diversi, al Corso per aspiranti GAE organizzato nelle Marche, il primo in assoluto patrocinato direttamente da una Regione e in cui AIGAE è stata presa come riferimento per la didattica e la scelta dei docenti.
Corso a cui mi è stato esplicitamente e specificatamente chiesto di tenere queste docenze, nonostante i tanti altri candidati che, come me, hanno partecipato al bando di selezione, perché, testuali parole ricevute "questa, lo sai, è una delle regioni difficili (vedasi questione con le Guide Alpine, nda) e dobbiamo assolutamente fare un ottimo lavoro e una bella figura: devi esserci tu".

Si è concluso, poco prima, con gli allievi che, al momento dei saluti e prima di riprendere io da lì, per l'ultima volta, la strada di casa, hanno voluto dedicarmi un applauso, mentre, nel contempo io applaudivo loro, per l'ottimo lavoro che abbiamo fatto, per l'impegno e l'entusiasmo che ci hanno messo, per le cose di valore che abbiamo costruito.
Ho preso, come al mio solito, l'iniziativa e mi sono preso la responsabilità di modificare in maniera sostanziale un pezzo del Corso stesso; ho cambiato le carte in tavola, apparentemente "stravolto" i piani ma... era quello che serviva. Puro buon senso. La necessità. ...per loro e con loro.
E così...: "è stato bello mettersi alla prova! Un'esperienza vissuta da ciascuno di noi con tanta emozione! Sono tornata a casa con uno zaino carico di idee, spunti, stimoli e soprattutto consigli di cui farò sicuramente tesoro! Grazie Riccardo per averci ascoltato e osservato con attenzione e professionalità e per il tuo continuo invitare a essere noi stessi!" (L.D.M.)

E' l'unica cosa da fare, non c'è altro.
Osservare. Ascoltare. Sostenere. Manifestare fatti, in coerenza con questo.
Mettersi in gioco per primi. Realizzare per Sé e per gli altri.
E' stato il mio modo di essere e fare la Guida. Sui generis, senza dubbio. Mi occupo, e mi sono sempre occupato, di Persone, in effetti. Non di turismo, non di territorio. Non di Ambiente.
Il cosiddetto "Ambiente" è un effetto di come stiamo noi: è il nostro specchio. Non esistono terre pure o terre impure di per sé, la Purezza e il suo opposto sono presenti solo e unicamente nel nostro Cuore.

Sono un Educatore, innanzitutto.
Scegliere di fare la G.A.E. è stato scegliere di fare la cosa più prossima a quello che profondamente sono. Ma ho avuto modo di verificare in questi anni che è un ambito dove, con molta leggerezza (e superficialità), ancora molti millantano valori che in realtà profondamente non hanno.
E' un settore che, tra sua immaturità intrinseca (anche se andiamo per il trentennio...), leggi contorte o mancanti (e quelli che se ne approfittano), il riguardare un'attività sostanzialmente ricreativa, rappresenta qualcosa che sembra ancora essere... un grande gioco per tutti e nulla di più.
Ecco perché se si parla di me in questo contesto si tira sempre in ballo la mia "professionalità". Perché è un settore in cui, fondamentalmente, la professionalità è ancora molto scarsa. E chi si dedica al proprio lavoro per farlo al meglio, e per viverci, risulta... alieno.
Qualche giorno fa M., in altro corso che sto tenendo di preparazione professionale, ha detto davanti a tutti gli altri allievi in gruppo: "la cosa più importante, e profonda, che ci hai trasmesso - col tuo atteggiamento - in questi anni è che non si smette mai di essere Guida: tu non dimentichi mai di esserlo".

Ho dato tanto in questi anni, è innegabile - non è auto-celebrazione come qualche sciocco/a pensa - ma c'è ancora tanto da fare.
Ho incarnato il mio ideale di Guida e l'ho messo a disposizione, delle persone e del contesto; anche e soprattutto per questo settore; per questa professione, per la categoria.
Ho operato e lavorato alzando sempre l'asticella, innanzitutto come stimolo per me stesso, ma il salto, ormai, non può più essere solo il mio.
Io l'ho superata, saltando, l'asticella; in alcuni casi ho dovuto anche preventivamente stabilire "le regole del gioco" per poter "competere", ma ora tocca anche agli altri.
Si regredisce, se non si avanza.

Di fatto, dopo anni, tolgo il piede dall'acceleratore.
Un collega nel mio precedente lavoro nell'ambito economico-finanziario, un amico, da diverso tempo mi invita a tornare a lavorare in quell'ambito, e siccome ora sta mettendo in piedi un progetto innovativo e di qualità nel settore della consulenza aziendale di alto livello, mi chiede di portare lì i miei talenti e la mia esperienza multidisciplinare.
In questi giorni, ho accettato l'invito.
Mi piace l'idea e la trovo opportuna: torno, almeno in parte in questa fase, da dove sono partito. E, peraltro, sinonimo di "professionalità"... altrui, la sua, è la prima e unica persona da 13 anni a questa parte che osserva me, mi "ascolta" e valorizza realmente quello che sono con una proposta non ovvia e, appunto, sui generis. Va senza dubbio, quanto meno, ...ascoltato.
Se agli inizi, e forse anche ora, potevo essere considerato un economista, e consulente finanziario, "prestato" al mondo delle Guide, dell'escursionismo e dell'educazione ambientale, oggi sono una Guida che ritorna al mondo dell'economia e della finanza, per dare anche qui (di nuovo) il mio contributo. Sono pronto e il momento è quello giusto.
In fondo, ...cosa è un Imprenditore, oltre che una Persona, se non una Guida?
E cosa sono sempre stato io, nella mia attività di Guida, se non un imprenditore?
Si riparte: ricomincia il Viaggio.



[foto L. Perrone]

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