lunedì 15 marzo 2010

Come neve al (Costa)sole



Le nevicate della scorsa settimana, giunte fino alle porte di Roma e copiose nelle province di Viterbo e Rieti anche a bassa quota, hanno reso ancor più affascinante l'escursione di domenica scorsa che ci ha portato a raggiungere la vetta del Monte Costasole, cima più elevata della piccola catena dei Monti Ruffi che si trova tra i Lucretili, i Simbruini e i Prenestini.



Siamo partiti dal centro storico di Cerreto Laziale avendo già da subito di fronte a noi la metà della nostra escursione e attraversando un ambiente aperto contraddistinto dalla singolare presenza di cipressi e abeti (e pini), tra i quali cresce anche qualche fico d'india!.
Tutta la seconda parte dell'itinerario è stata invece caratterizzata dalla presenza della neve, che ha raggiunto nel tratto finale sopra i 1000 m anche un'altezza di 30 cm abbondanti e che ha richiesto di battere letteralmente il sentiero, non essendo stato possibile trovarne la traccia originale sia per la presenza del manto nevoso sia per l'assenza (sigh) di una segnaletica adeguata.



La maggior fatica dovuta alla necessità di adeguare il passo alla presenza della neve e alla necessaria maggior attenzione nella “navigazione a vista” è stata però senza dubbio ripagata ampiamente dalla possibilità che abbiamo avuto di salire in un ambiente completamente “integro” nella sua versione invernale, calpestando ad ogni passo la neve fresca nel sottobosco. Così, quella che è considerata dalle nostre parti una “cima secondaria” in quanto caratterizzata da un'altitudine modesta (1253 m slm), si è rilevata per un giorno una piccola grande montagna, regalandoci sensazioni quasi “alpinistiche”, che si provano a quote decisamente più elevate.



Il sole caldo e la primavera oramai alle porte ci hanno messo del loro: una temperatura davvero piacevole e il cinguettìo continuo degli uccelli che riprendono le loro avventure d'amore e di caccia ci hanno accompagnato per tutto l'itinerario. Il caldo, in particolare, ci ha costretto più volte a toglierci gli strati più pesanti per abbassare notevolmente la cresciuta temperatura corporea.



Se poi a questo aggiungiamo l'ampio panorama nei pressi della vetta - dal Velino al Viglio al Crepacuore con tutte le cime innevate, anche le più basse - e nel ridiscendere verso le macchine - sulla Valle dell'Aniene, i Simbruini e i Prenestini, mi sento di dire, interpretando senza timore di sbagliare il pensiero di tutti gli 11 partecipanti, che l'uscita è stata davvero gratificante per tutti.

Salutiamo quindi l'inverno con una splendida e non programmata escursione dal sapore invernale pur essendo già in odor di primavera, che accogliamo oggi più che mai a braccia aperte.

2 commenti:

  1. Ciao Riccardo, nostra appassionante guida!
    E' stata una piacevole domenica tra le neve, tra infiniti cristalli dai contorni meravigliosi e multiformi: è proprio una delle tante meraviglie che la Dea Natura ci regala, certo sono delle formazioni invisibili e casuali a occhio umano..ma quante sono le cose che l'occhio non può arrivare a vedere? Tanti e i motivi sono svariati: ne citerei due da cui poi nascono tutti gli altri.. il primo perchè l'occhio non può vedere e l'altro perchè l'occhio non vuole vedere ma questo apre discorsi di altra origine. Poi quanti cristalli di neve uno diverso dall'altro proprio come il nostra DNA. Non ne trovi nessuno in natura uguale all'altro ed è un bel mistero la formazione dei cristalli di neve! E' stato bello salire fin sù tra 30cm di neve mentre i nostri passi scandivano la salita ogni tanto c'era un uccellino che ci faceva compagnia salutandoci o anche il cadere della neve dai rami pesanti mentre il sole scaldava la giornata. Devo dire che ho fantasticato perchè anzichè solo neve pensavo fosse il rumore di una bestiolina che faceva capolino per capire chi gli stesse disturbando il riposo domenicale come un bel coniglietto o magari un bel lupacchiotto in cerca di cibo di cui forse ci è permesso vedere solo le orme. Ma confido sempre nel vederlo. Un saluto e allaprossima. Floriana

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  2. Ciao Floriana,
    in veste di gestore del blog e, comunque, in quanto partecipante all'escursione di domenica, ti ringrazio per aver condiviso con questo tuo commento le sensazioni che hai provato.
    Uno dei principali obiettivi che mi sono posto quando ho deciso di dar vita a questo blog è proprio quello di essere uno spazio aperto di condivisione per tutti coloro che prendono parte alle iniziative che propongo.
    Quindi, sono contento che tu abbia provato quanto descritto e mi fa molto piacere che tu lo abbia scritto qui.
    Grazie.
    Ciao! Riccardo

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