lunedì 13 aprile 2009

"Con la testa tra le nuvole"




Si avvia alla conclusione in questi giorni il progetto di Meteorologia intitolato come questo post - iniziato il 17 marzo scorso - che ho tenuto insieme al collega Luciano per conto di Four Seasons nelle classi prime della scuola media statale di Roma V. Bellini, scuola con cui è in piedi una proficua collaborazione oramai da diversi anni.
Il progetto, articolato come sempre in tre incontri di due ore circa (un incontro a settimana), si caratterizza per l'abbinamento tra la parte teorica (fondamenti relativi alla grandezze della metereologia: densità, temperatura, pressione e umidità) esposta anche con l'aiuto di mezzi multimediali (proiezioni di foto e diapositive), e la parte pratica, consistente nella costruzione di strumenti (barometro, igrometro, disco del vento) con materiale "povero", strumenti che servono poi ai ragazzi per fare delle misurazioni nel corso del progetto e raccogliere dati relativi alla variazioni di queste grandezze e trarre, infine, nell'ultimo incontro, delle conclusioni personali rispetto alle variazioni del tempo atmosferico registrate.
Il progetto ha in tal modo una forte valenza pratica e mira a stimolare nei ragazzi uno spirito di osservazione rispetto ai fenomeni atmosferici che vedono manifestarsi con, allo stesso tempo, una consapevolezza maggiore del perchè quei fenomeni accadono e, quindi, di acquisire una dimestichezza nel fare semplici previsioni personali per regolarsi meglio, oggi e un domani, rispetto alle attività da porre in essere (un'escursione, un viaggio, fare giardinaggio, lavorare all'aperto, ecc).
Personalmente ho incontrato in questo caso le prime C, E, H, I ed M della scuola e mi sento di dire che anche quest'anno il progetto ha riscosso grande interesse nei ragazzi e nelle ragazze i quali, in tal modo, anche grazie ai numerosissimi esempi tratti dalla vita di tutti i giorni fatti insieme in classe, sono venuti a comprendere meglio perchè avvengono quei fenomeni (nuvole, pioggia, neve, vento, ecc.) che invece fino a quel momento davano per scontato e a volte, semplicemente, "subivano". Una consapevolezza che - se non smetteranno di coltivarla attraverso l'osservazione continua e costante nel tempo e quindi con l'esperienza - gli sarà senz'altro utile in un futuro in cui si prospetta un incremento dell'intensità dei fenomeni atmosferici e climatici nella loro manifestazione estrema (temporali, uragani, siccità, riscaldamento globale). E, magari, per comprendere anche quanto queste manifestazioni siano influenzate dal loro stile di vita per, auspicabilmente, modificarlo e tornare a costruire una cultura, una civiltà, che sia in armonia con l'ambiente e non la sua peggiore calamità.

1 commento:

  1. Che esperienza fantastica ! Possiamo suggerire di mettere nello zaino anche "Clouding" e "La leggenda dei monti naviganti" ?...;)) ciao a presto , Marcello, Ilaria ,Ester,Alessia, Jacopo

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