lunedì 13 maggio 2013
Pensieri (e parole)
Finalmente, nonostante le temperature siano tutt'altro che quelle tipiche del mese di maggio, arrivano i giorni, anzi le sere, in cui è bello e piacevole starsene fuori in giardino a guardare le ultime luci del crepuscolo e le prime capocchie di spillo luminose in cielo ad apparire. Il richiamo lento dei grilli, quell'aria fresca che rilassa come niente altro e che svuota la mente da qualsiasi pensiero.
Mi ricorda le serate estive di vacanza passate coi nonni, non troppo lontano da qui, in cui io bambino di città un po' si mordevo il freno, un po' anche mi annoiavo, ma che invece oggi ricordo come fosse ieri. La televisione spenta, le luci esterne della casa fastidiose pure, si stava lì a guardare la campagna di notte, le lucciole che non erano rare come oggi, il cielo, magari in silenzio, o si scambiavano due chiacchiere con chi ci era venuto a trovare facendo due passi dopo cena, o che eravamo andati a trovare noi. Erano 25 anni fa, non 250.
Niente altro. Anche oggi. Semplicemente lo stare. Insieme e da soli allo stesso tempo, a contemplare il tempo che passa mentre la Terra volta le spalle al Sole e la Natura, rallentata (e noi con Lei), si prepara dolcemente alla notte.
Mi chiedo: come mai gli uomini, che avevano tutto questo in abbondanza, abbiano immaginato che potesse essere meglio rintanarsi nelle città, agglomerati di manufatti innaturali e di rumori, e oggi anche di luci, continui dove la vita, per un motivo o per l'altro, non si prende mai la necessaria pausa totale in una parte della giornata, indispensabile per rigenerarsi?
Non ho risposte valide.
Oggi pomeriggio abbiamo incontrato un rettile in giardino. L'ho visto abbastanza velocemente strisciare via dal suo solarium quando siamo passati ma credo che fosse un Orbettino, dal colore, anche se mi sembrava troppo lungo. Forse un Biacco, allora, anche se non aveva "pezzatura" sulla pelle. Ad ogni modo, nulla di pericoloso. Anzi, l'incontro conferma quello che scrivevo ieri, e cioé che nel nostro giardino ha ricominciato a pullulare la vita. Questa ne è un'altra dimostrazione: se ci sono i serpenti (anche se l'Orbettino non è un serpente, bensì una lucertola senza gambe) ci sono anche le loro prede e ben presto, se non ci sono già, i loro predatori. Bene!
Domani lezione di Astronomia a una terza media. L'ultima per quest'anno, con le scuole.
Data la bellezza che mi si para ora di nuovo davanti, la prima cosa che chiederò loro sarà: "avete visto il tramonto ieri sera?".
Altrimenti, di cosa parliamo?
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