lunedì 1 luglio 2013
Educazione fa rima con umanità
Campo estivo WWF - Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise 22-29 Giugno 2013
Siamo sulla strada di fondovalle della Camosciara, oggi chiusa al transito delle auto, e siamo di rientro dalla nostra escursione quotidiana. E' martedì e non siamo nemmeno a metà settimana, il campo estivo è ancora lungo. Apro la fila, come di consueto, e, dietro di me, le mie orecchie captano questo scambio tra due bambini (probabilmente Francesco e Beatrice, ma non ci giurerei perché non mi sono girato a verificare. Solo loro potrebbero confermarlo):
"Mia mamma vuole che io partecipi sempre ai campi estivi"
"Anche la mia ma questo è l'unico che mi piace davvero".
Abbozzo un sorriso di soddisfazione e proseguo, con lo sguardo rivolto agli affascinanti costoni del Monte Marsicano e, come un pastore che decine di volte li abbia osservati intensamente al suo passaggio con le greggi per la valle, ricordo a me stesso che non è il momento di gioire per il buon lavoro: la strada è ancora lunga e, nonostante la soddisfazione, non è il caso di rilassarsi adesso.
Alla fine dell'ultimo giorno, al momento dei saluti, alla nostra richiesta di esprimere con un aggettivo la loro valutazione rispetto al campo che si sta concludendo, questo è quello che hanno detto i bambini:
Nicolò: "Superbello"
Alessandra: "Divertentoso"
Giovanni: "Super super divertentissimo"
Beatrice: "Divertente e interessante. Ho imparato tante cose nuove, come il fatto che anche gli alberi hanno un cuore"
Margherita: "Bello e interessante"
Folco: "Super bellissimo"
Lorenzo: "Bellissimo (ma un po' faticoso)"
Francesco: "Ultra mega fantastico"
Ettore: "Interessante e fantastico. Ci siamo divertiti"
Fulvia: "Fantastico"
Ludovico: "Super iper mega fantastico"
Stefano: "Giulioso" (cioé molto bello, nda)
(A margine, io ho detto che per me il campo è stato "gioioso" e Carola, la mia collega, "intenso").
E' sabato, siedo sulla scalinata fuori l'albergo che ci ha ospitato, anche l'ultimo bambino è andato via con i suoi genitori. E' il primo momento di silenzio che abbiamo da una settimana. Me lo godo stando in silenzio anche io ma sento che, nonostante tutto, il senso di vuoto tipico di fine campo inizia ad emergere. Ci sono abituato, ormai, ma fa sempre il suo effetto.
Dentro di me un pensiero va, a caldo, all'ottimo lavoro fatto di nuovo. Non è solo una mia impressione, è un fatto. Mi chiedo cosa è che fa così la differenza, dato che un pensiero va anche a momenti della settimana in cui ritengo di essere stato brusco con qualcuno di loro in alcune situazioni, un aspetto di me che vorrei migliorare.
Eppure credo che la differenza sia proprio lì: è nel non relazionarsi ai bambini con sentimentalismo ma nemmemo con distacco. Non temere di dirgli le cose come realmente stanno e di metterli nelle condizioni di valutare autonomamente nonostante la loro tenera età. Guardarli negli occhi e dir loro le cose che vanno dette, anche quelle non piacevoli. E' questo, credo, che loro apprezzano, al di là delle bellissime e coinvolgenti attività che proponiamo nel corso della settimana, incentrate molto sulle integrazioni sensoriali e, quindi, sulla conoscenza di se stessi oltreché dell'ambiente.
Dunque, bambini, se non mi sto sbagliando, ditelo a gran voce che è così! Fate sapere a tutti che volete che gli adulti si relazionino a voi con dolcezza ma anche con severità, quando è necessario! Che vi lascino esprimere pienamente, senza giudizi, che vi lascino i vostri tempi e rispettino i vostri ritmi, ma anche che, nel contempo, costruiscano degli argini ben forti. Si legge nei vostri occhi che questo è ciò che, in fondo, volete.
Personalmente in questi giorni io l'ho letto nel caldo abbraccio di saluto di Giovanni (grazie!), che si è avvinghiato alle gambe di quest'omone di quasi due metri che scrive, al momento dell'ultimo saluto; l'ho letto anche nel saluto davvero sincero che Ludovico ha cercato, nonostante i nostri "scontri" durante la settimana; nelle lacrime trattenute di Fulvia, al momento del giro per gli aggettivi. L'ho letto negli occhi sgranati di Lorenzo mentre affermava, ancora una volta entusiasta, dopo la "serata dance" finale: "...e ho anche superato la mia paura di ballare davanti a tutti!"; nella solarità di Nicolò e di Beatrice; nella nostalgia di casa superata alla grande da parte della timida Margherita. L'ho letto nelle aperture da parte di Stefano; nelle emozioni mai celate di Alessandra; nel sorriso di Francesco e nella partecipazione comunque sempre viva del piccolo Folco e dell'incontenibile Ettore.
A volte, preda di un po' di fisiologica stanchezza in corso di campo per via degli urli e capricci senza soluzione di continuità, mi dico che l'impegno è tale in queste occasioni che non sarò in grado di svolgere questo tipo di attività tanto a lungo. Mi capita di dirmi, nei momenti "peggiori", sempre in corso di campo, che quella a cui sto partecipando è l'ultima volta.
Ora, seduto al sole sulle scale fuori l'albergo nella naturalmente silenziosa piazzetta di Civitella Alfedena, con lo sguardo rivolto verso i verdi crinali boscosi che cingono il paesino e immerso nei meravigliosi ricordi della settimana appena trascorsa e della crescita esistenziale a cui ho assistito e partecipato, mentre la stanchezza a poco a poco prende il posto dell'adrenalina in questo primo momento di rilascio negli ultimi sette giorni, mi rendo conto invece che, almeno in questa vita, non potrei dedicarmi ad altro.
[Qui riporto l'inno del campo che i bambini hanno composto e che ho promesso loro che avranno potuto trovare e rileggere in queste pagine ogni volta che avranno voluto, anche fra anni.
Il WWF è speciale e non voglio andare a studiare.
Belle passeggiate e belle escursioni
ci lasciano sempre belle emozioni.
Tante cadute ci sono state
ma quest'estate sarà piena di risate
e quando vediamo i pipistrelli,
per paura tiriamo fuori i rastrelli.
Nel Parco Nazionale d'Abruzzo
non troverai mai uno struzzo
ma, se fai arrabbiare l'orso marsicano,
diventa un lottatore messicano.
I lupi sono amati
per questo emettono tanti ululati.
Noi siamo orsi piccolini
e facciamo tanti casini.
Non era previsto
ma le linci abbiam visto;
tanta pioggia abbiamo beccato
e un rifugio nella stalla abbiamo trovato.
Il saluto alla Luna ci ha portato fortuna:
abbiamo espresso desideri
che poi son diventati veri.
Abbiamo visto un falco
che volava con le ali ad arco;
della nascita di un lupetto abbiamo saputo
e, per brindare, succo di frutta abbiamo bevuto.
Di cervi e lupi tante tracce
ma non di tutti abbiamo visto le loro facce.
Questa settimana è stata speciale
e il WWF dobbiamo ringraziare!]
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Sono Alessandra, la vacanza é stata bella. Baci baci
RispondiEliminaCiao Ale! Che bello leggerti! Grazie!
RispondiEliminaSalve sono Beatrice, volevo dirti che ho trascorso l'esperienza più bella della mia vita! Ringrazio te e Carola per i bei momenti che mi avete regalato e si, quelle parole le ho dette io a a Francesco. Vi ricordo con affetto e spero che ci rincontreremo.
RispondiEliminaCiao Bea! Grazie per il tuo bellissimo commento, non sai quanto ci rende felici sapere che è così!
EliminaSono sicuro che se tutti manterremo vivo il desiderio di rincontrarsi e di rifare qualche bella esperienza insieme, si realizzerà! Di nuovo buona estate, a presto!
Un GRANDE VIAGGIO...tra stupori, riflessioni, risate, invenzioni, lacrime, vivi cambiamenti e soprattutto confronti. In atto, giorno dopo giorno, la costruzione di una grande FAMIGLIA, ricca di colori e personalità.
RispondiEliminaGrazie a tutti per la pienezza di emozioni condivise.
L'inno è proprio divertente, è stato un piacere ritrovarlo qui.
Un sincero sorriso a tutti,
Carola
Integrazioni Sensoriali...outdoor.
RispondiEliminastanding ovation. e : parliamone.
ps foto fantastiche..Fanciulle e Fanciulli sempre stu-pen-di..così dentro la loro esperienza , padroni dell'immenso..Comprendo profondamente la commozione dei genitori nel vederli così .. possenti, nella loro splendida delicatezza. Ha ragione Carola : il sorriso, si dischiude da solo e naturalmente di fronte a tanta Bellezza, Gioia..e profondo lavoro. Grazie.
M.L-CST