sabato 1 febbraio 2014

Disordine


Tre giorni di pioggia praticamente incessante e si comincia a sentir parlare dei conseguenti problemi reali o potenziali un po' in tutto il Centro Italia. A Roma, in Toscana e anche da noi tra Umbria e Alto Lazio si monitorano costantemente fiumi, fossi e torrenti, lì dove non sono già esondati. Il Paglia è grosso ma non ancora, meno male, a livelli di guardia, così come il Chiani; entrambi confluiscono nel Tevere, giustamente il sorvegliato speciale, soprattutto perché passa nell'agglomerato metropolitano della Capitale, quando ha raccolto praticamente tutta l'acqua che c'era da raccogliere lungo il suo corso.
Mi affaccio alla finestra e constato con piacere che il nostro giardino, dal quale non raccolgo più, da due anni a questa parte, una foglia che sia una, di quelle cadute nei mesi autunnali (e non sono affatto poche), è ottimamente drenato e "compatto".
Al confronto, i giardini "super-lavorati" dei vicini e, più in là, i campi, caratterizzati in questo periodo da qualche ciuffo d'erba spelacchiato o poco più, appaiono come dei veri e propri pantani: presentano pozze d'acqua, che la terra non riesce più ad assorbire, e fango. Teoricamente, sono alluvionati.
Basta proiettare tale situazione a un contesto più vasto, ed è chiaramente manifesto il fatto che questo è uno dei principi per cui si creano, appunto, le alluvioni: un terreno che ha perduto (a cui è stata tolta, in questo caso, o quanto meno molto limitata) la sua capacità di drenare.
Il nostro giardino dunque ha perso (ma sarà vero?) la gara del presunto ordine rispetto a quelli degli altri ma ha vinto una battaglia molto più importante, fondamentale direi: quella della naturalità delle cose.

2 commenti:

  1. (io mica ce lo vedo tanto il disordine veramente...mi sembra tutto così...a posto..un vero "bocco".noo?...ritengo con fondata possibilità predittiva che oltre alla miriade di piante spontanee che hanno ripoloto una terraccia che la metà bastava, prima o poi ci ritroviamo insieme con i due ricci, i lombrichi, le bisce, la rana, il rospo, le bande di gatti, anche Biancaneve e i Sette nani. Ma quelli veri! TB )

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