lunedì 21 aprile 2014

(Eco)Turismo


"Noi viaggiamo per strade e per mari al fine di vedere ciò che non degniamo di uno sguardo quando si trova sotto i nostri occhi".

Grazie Plinio Il Giovane che, duemila anni prima di me, hai trovato, con molta più semplicità ed efficacia di quanto potessi essere in grado di fare io, le parole per esprimere il perché non mi sono mai lanciato in attività che, nel mio ambito professionale, fossero di natura prettamente turistica, e con destinazioni estere, rinunciando in questi anni anche a importanti occasioni di "fare cassa", non ultima quella di qualche settimana fa, il cui committente era niente meno che WWF Turismo, la più importante e blasonata realtà italiana di ciò che si definisce Turismo Sostenibile, che mi ha proposto di accompagnare questa estate gruppi in viaggi in bicicletta in giro per l'Europa.

Da un po' di tempo ho scelto di non accompagnare iniziative di turismo organizzato all'estero, limitandomi eventualmente a farlo solo in Italia: dato che tutti (ma proprio tutti tutti, soprattutto ovviamente gli operatori del settore) ripetiamo come un mantra - appunto - che "l'Italia potrebbe vivere di solo turismo", ho deciso di non voler essere il primo a non spendersi in questo senso.
Ovviamente il mio ultimo importante interlocutore è rimasto per un attimo senza parole al telefono al sentire dalla mia voce una tale risposta all'allettante offerta, anche perché più di una volta, con i suoi colleghi, hanno manifestato chiaramente la loro importante considerazione nella mia persona e nel mio modo di lavorare (e la cosa, come ho avuto modo di esprimere mentre lo ringraziavo per la proposta, ovviamente mi onora ma non sposta l'ago della decisione).

I parametri di realtà non sono ancora cambiati - per fortuna - da duemila anni a questa parte. Non tenerne conto non fa bene a nessuno.

[Nella foto: scuole a primavera nella Riserva Naturale Monte Rufeno, uno dei tanti gioielli del nostro Paese]

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