martedì 17 giugno 2014

Aspettando l'estate


"L'uomo è la specie più folle: venera un invisibile dio e distrugge una natura visibile. Senza rendersi conto che la natura che sta distruggendo è quel dio che sta venerando".

Siamo talmente abituati e, purtroppo, assuefatti a uno stile di vita a elevato impatto sull'ambiente che ci circonda - non serve essere dei piromani o dei bracconieri per poter esser ritenuti oggettivamente parte della "specie più folle" - che non pensiamo nemmeno che un'affermazione del genere possa riferirsi anche proprio a noi in persona. Che magari non ci è venuto mai in mente che per andare a lavorare in ufficio a meno di 5 km di distanza da casa potremmo evitare di prendere la macchina oppure che potremmo impegnarci, prima ancora di fare una raccolta differenziata dei nostri rifiuti, a fare acquisti di prodotti con meno imballaggi possibili.
E' interessante l'associazione tra la Natura e il divino, e il rapporto di fede schizofrenico di gran parte degli umani che ne consegue: vado a messa tutte le domeniche, ai miei figli ho fatto fare la comunione, non farò certo peccato a lasciare il televisore che devo buttare nel fosso o, più semplicemente, la milionesima cicca di sigaretta che ho fumato, per terra...
Non mi stupisce che ad averla fatta sia stato un astronomo, il prof. Hubert Reeves, ed è una sintesi davvero efficace dell'atteggiamento nei confronti del mondo e della vita di chi è - forse - del mondo e della vita espressione più elevata.

Proprio in questi giorni, in cui sto lavorando alla preparazione dei contenuti e delle attività dei programmi dei campi estivi prossimamente in partenza, non solo per quelli in cui sarò coinvolto ma anche in veste di coordinatore delle proposte di Four Seasons, pensavo quanto è bello e di soddisfazione il dedicarsi all'educazione e alla sensibilizzazione ambientale dei propri simili, grandi o piccoli che siano. E' occuparsi della propria Terra, di tutti i suoi abitanti e, quindi, ...di se stessi. E la sensazione di pienezza che ne scaturisce ogni volta è proprio quella del ricongiungimento con la dimensione divina della vita.


E' stata una primavera ricca, anche se non ho avuto modo di raccontarlo in dettaglio qui.
Ovviamente non parlo di aspetti economici che, anzi, sono pure in flessione, rispetto ai passati anni. La crisi non risparmia la salvaguardia ambientale, anzi. (C'è un problema di percezione non indifferente a riguardo, che si manifesta nel momento in cui le famiglie decidono di tagliare le spese, e che fa ritenere che, tutto sommato, siamo un pezzo avanti nella protezione della natura rispetto a qualche anno fa. Pertanto quei pochi fondi, quelle poche risorse (anche umane) che si hanno, le si dedica a qualcosa di altro. E nel frattempo, il Pacifico si copre di rifiuti...)
La ricchezza di questa primavera è nel valore di quanto realizzato, e questo è l'essenziale.
Ora lascia il posto all'estate, momento in cui, per antonomasia, si raccolgono i frutti. Iniziano, appunto, i campi estivi con bambini e ragazzi, e le Settimane Verdi con adulti e famiglie.
Due esempi per tutti del valore della semina: il primo, la proposta di campo WWF a tema astronomico Sotto lo stesso cielo nella Riserva Naturale Monte Rufeno, a tutti gli effetti una mia creatura, quest'anno camminerà con le proprie gambe, per l'ultimo tratto fino al traguardo. Negli scorsi mesi ho coordinato un gruppo di lavoro che riunisce pubblico (la Riserva) e privato intorno a un tavolo, realizzando insieme non solo una proposta di elevata qualità ambientale e di contenuti, ma anche un modello di condivisione di obiettivi nel lavoro e di operatività.
Il secondo, il coinvolgimento in prima persona da parte di WWF Turismo come coordinatore, formatore ed educatore sul campo nel rilancio di quello che è per la branca italiana della più grande associazione ambientalista del mondo una location storica: l'Oasi WWF di Orbetello che, insieme, all'Oasi di Burano, hanno visto nascere il WWF in Italia, e che quest'anno saranno interessate da un ritorno dei campi estivi presso il Casale Giannella, il primo Centro di Educazione Ambientale della nostra Penisola, dove i campi estivi WWF sono stati inventati quasi trenta anni fa...

Beh, che dire? ...Pronto!

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