mercoledì 30 marzo 2016

Custodi della Terra


Il 29 Marzo 2016 sarà un'altra data da ricordare.
E' il giorno in cui si è realizzato un desiderio/progetto che avevo da anni e che, appunto, è partito ieri: quello di creare e condurre un gruppo di bambini/ragazzi che si incontrano in maniera continuativa in orario pomeridiano infrasettimanale, per fare insieme escursioni e attività in ambiente naturale in orario extrascolastico!
Un'idea che mi porto dietro da anni - ai tempi in cui ero presidente dell'Associazione Terre del Maestrale, praticamente da me ri-fondata solo per questo - e che ha potuto prendere il via adesso grazie alla determinazione di una Mamma motivata (come ho avuto il piacere di dirle già) che mi ha raggiunto e contattato attraverso la segnalazione di un collega (il quale aveva condotto tempo fa un campo estivo in cui era tra i partecipanti suo figlio) e che è seriamente intenzionata a far fare ai suoi figli (più un loro amico) questo tipo di attività in natura con tale modalità.

Ieri siamo quindi partiti - Giuliano, Aurelio e il sottoscritto - con una escursione sullo splendido altopiano dell'Alfina in veste primaverile che ci ha portato a scoprire una natura e dei luoghi inaspettatamente affascinanti e unici, a due passi - in senso proprio - da casa.
Nell'andare, abbiamo imparato, tra le altre, quali sono l'abbigliamento e l'attrezzatura appropriati per affrontare questo tipo di esperienze e abbiamo approfondito la corretta interpretazione di una carta topografica e cominciato a prendere dimestichezza con l'uso della bussola, per essere il prima possibile indipendenti e... liberi di intraprendere il proprio viaggio, quando sarà il momento.

Prima di partire, ho detto ai ragazzi che sarebbe stato necessario individuare un nome per questo gruppo appena formatosi, che senza dubbio avrà modo di crescere e ancora crescere nel tempo avvenire.
Custodi della Terra, abbiamo convenuto insieme, mentre ci siamo fermati ad aspettare e osservare una piccola vipera che attraversava spaurita il sentiero a pochi centimetri dai nostri piedi, per trovare rifugio e protezione nell'erba lì di fianco.

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