domenica 1 luglio 2018

Il primo degli ultimi?


Campo estivo WWF - Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise - 16-23 Giugno 2018

Incontro L. e mi chiede: "sul blog non scrivi più?!" E ancora: "ogni tanto ci vado, per prendere qualche spunto, per avere qualche stimolo".
In effetti, ...mi sono privato della gioia di scrivere, di condividere qui, troppo a lungo.
E' - si - un momento di transizione, di cambiamenti; la fine di un ciclo, con evidenza, un ciclo lungo e importante, e l'attenzione è rivolta all'identificazione di nuovi obiettivi, all'individuare la direzione giusta, e, per questo motivo, in verità, complice il dover far fronte negli ultimi mesi anche a una serie di attacchi diretti alla mia persona e manipolazioni del mio comportamento (quando sei sulla Strada giusta, l'unica, i dèmoni fanno a gara per ostacolarti e per farti retrocedere), mi sono privato (ahimè: ingrato...) della Gioia in generale.
Eppure è stato, il semestre invernale, eccezionale dal punto di vista delle soddisfazioni: 5 (cinque...) corsi di cui 4 ideati, realizzati e condotti, praticamente in contemporanea, o "in staffetta" tra di loro: due Corsi base di Escursionismo, un Corso di Escursionismo di secondo livello, un corso di introduzione alla tecnica professionale della GAE e la partecipazione con la maggioranza delle ore di docenza al corso Guide nelle Marche.

Dunque, succede.
Si cade. A volte più rovinosamente di altre. E ci si mette un po' di più a rialzarsi.
L'importante però è rialzarsi. Ritrovare l'equilibrio con cui ci sosteniamo.

Sono arrivato dunque piuttosto scarico - come svuotato - all'appuntamento con l'impegnativa stagione estiva. Anche se non è la prima volta.
Organizzate e coordinate le ultime cose, con poco stimolo viste le personali condizioni, parte subito il primo turno di campo estivo WWF nel Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise.
Ma si sa (almeno per me è così): con i bimbi, nonostante tutti i problemi, tutte le criticità, tutte le difficoltà a cui bisogna far fronte riemerge l'entusiasmo e, in generale, la vitalità.
Sono arrivato alla partenza del turno praticamente col fiatone ma poi, riposando in volo come gli uccelli migratori, mi sono lentamente ripreso e, in qualche modo, nonostante tutto, parzialmente rigenerato. E mi sono goduto l'affetto manifestato dai bimbi. Le loro piccole grandi gioie, i loro dolori, le loro vittorie.
E ne è uscita un'esperienza che si ricorderà. Anche questa. Per la sua unicità.
È una cosa che non si può descrivere - ci ho provato in questi anni - se non la si è provata.
L'avere a che fare con delle Vite, con la Vita tutta, "bella" e "brutta", in una modalità così intensa e temporalmente lunga, mette realmente alla prova se stessi in toto.

La fine di un ciclo, si. Lungo e importante.
Ma l'inizio di un altro, nel proseguimento dell'agire indifessamente solo per il Bene.

Grazie per averne fatto parte, Bimbi!
Grazie per aver accettato di buon grado, come solo Voi sapete fare, di chiudere qualche volta un occhio, anche due, verso la mancanza di Gentilezza di noi adulti, a volte, alle prese col fatto di... esser troppo cresciuti; grazie per la Vostra Comprensione Diego, Lorenzo, Federico, Simone, Edoardo, Leonardo, Mattia, Aslan, Andrea, Giacomo, Miriam, Diana, Victoria, Vera, Claudia, Giulia, Emma e Roberta.

Chissà che non ci sarà un'altra occasione di incontro! Sarà senz'altro, per tutti, un piacere.

Nessun commento:

Posta un commento