giovedì 25 febbraio 2010

Evoluzione inefficiente



Su La Repubblica di oggi è uscito un articolo a proposito di uno studio che si occuperebbe della presunta evoluzione sbagliata dell'uomo o, quantomeno, inefficiente di alcune delle sue caratteristiche biologiche che, appunto, risultano essere un ostacolo, un "bastone tra le ruote", rispetto al modo di vivere odierno, alla modernità.
Vi si citano alcune situazioni come il tipo di metabolismo che abbiamo, sviluppato dai nostri progenitori cacciatori, che remerebbe controcorrente per un obeso di oggi che stesse cercando di perdere chili. Oppure del sistema immunitario irrequieto che, non dovendo più difendere l'organismo nella sua selvaggia vita nei boschi, nel nostro mondo di igiene eccessivo, non sapendo con quali batteri prendersela attacca senza motivo gli organi stessi del nostro corpo, generando le fantomatiche malattie autoimmuni. O anche, un sistema cardiovascolare che mette in serio pericolo se stesso (e chi lo ospita) reagendo eccessivamente all'ansia e allo stress quotidiano della nostra vita, essendo stato calibrato con improvvisi aumenti di pressione e di battito cardiaco, necessari a consentire la fuga repentina da una fiera affamata della foresta o qualche altro pericolo incombente.

Accostare il termine evoluzione con inefficienza (o con sbagliato) significa creare il più grande ossimoro della storia del pianeta. Per due semplici motivi:
1) l'Evoluzione, in poche parole, è il processo - in essere da quando la Vita è apparsa - di adattamento continuo alle condizioni ambientali a cui tutti gli organismi sono soggetti e che li porta ad essere sempre più "adeguati" rispetto al proprio habitat, cioè più efficienti;
2) si tratta appunto di un processo, quindi di un divenire, e non ha senso giudicarla staticamente con un aggettivo che non tiene conto dello scorrere (seppur lentissimo) degli eventi. Sarebbe come dire che, ad esempio, "un fiume è perfetto"

In attesa di lasciare il posto su questa Terra a uomini con il testone enorme e le gambe e le braccia atrofizzate (con un pollice e un indice però ipersviluppati per essere velocissimi nel mandare sms e clickare sul mouse); con apparati digerenti che siano in grado di smaltire più efficacemente le migliaia di calorie in eccesso che ingurgitiamo ogni giorno; con polmoni che ottimizzino l'assunzione di smog e polveri sottili (nonché le conseguenze del fumo di sigaretta); ci auguriamo tutti che, nel frattempo, magari qualcuno scriva due righe in più sull'assurdità dell'attuale modo di vivere. La cosiddetta modernità.

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