sabato 1 marzo 2014

L'Economia del Dono


Cosa succede quando uno antepone al mero tornaconto personale lo spirito dell'offerta?
E cosa succede se a questo individuo rispondono gli altri alla stessa maniera, unendosi a lui, e innescando così un processo complessivo che potremmo definire "Economia del Dono"?
Succedono cose straordinarie.

Tutto è cominciato prima dell'estate scorsa, quando ho deciso di proporre alla Riserva Naturale Monte Rufeno un Corso di base di Escursionismo con didattica Walking Group Leader Training AIGAE, da svolgersi in collaborazione, nei locali della loro sede di Acquapendente (VT), in autunno.
La mia intenzione, in quanto Formatore Nazionale AIGAE, era quella di mettere a disposizione le mie competenze e la mia esperienza, creando con l'Ente una partnership "qualificata" e volta a promuovere il corso sulla base delle proprie rispettive mission, che ovviamente, almeno su alcuni punti, sono molto vicine, se non del tutto coincidenti.
Stabiliti gli accordi su cui si sarebbe fondata la collaborazione - accordi di cui avrebbe beneficiato tutto il gruppo degli eventuali partecipanti - siamo usciti in promozione combinata con un corso di riconosciuta qualità (gli standard sono stabiliti a livello nazionale dalla Commissione Formazione AIGAE) a un prezzo da me voluto assolutamente "popolare", per dar modo a più persone possibili di poter cogliere l'opportunità; corso che, alla fine, non solo ha registrato il tutto esaurito nelle iscrizioni ma ha anche innescato un circolo virtuoso di richiesta che si è diffuso in tutta la Tuscia Viterbese (le manifestazioni di interesse arrivate alla fine sono state superiori al doppio dei posti disponibili), richiedendo allo scrivente di rispondere anche a persone che scrivevano dalle lontane Sardegna (ben due!) e Sicilia, e di attivare, praticamente in contemporanea alla partenza prevista di questo, altri due corsi a pochi km di distanza presso le Riserve Naturali del Lago di Vico e della Selva del Lamone, le quali, tuttavia - come volevasi dimostrare - non hanno creduto alla stessa maniera dei loro colleghi di Acquapendente alla bontà della cosa e quindi, guarda caso (se il caso esistesse), non hanno ricevuto in fin dei conti le medesime attenzioni da parte del pubblico, tanto da non consentirmi di attivare effettivamente i due corsi extra in programma a causa della sostanziale mancanza del numero minimo di aderenti.

Il corso è quindi poi iniziato il 15 novembre 2013, si è svolto per intero (con 8 lezione teoriche settimanali e 3 uscite pratiche sul campo nel fine settimana) per una durata complessiva di un paio di mesi, considerando anche la la pausa natalizia in mezzo (è terminato il 19 gennaio scorso), riscuotendo nei partecipanti un notevole interesse (9,5 su 10 il voto complessivo finale emerso dalla media di quanto espresso nei questionari di gradimento a essi sottoposti) e, cosa ancor più importante, oltre ad aver ottenuto di diplomare tutti i partecipanti all'esame, ha contribuito alla creazione di un gruppo di lavoro nato in seno ad esso e composto da alcuni dei corsisti, gruppo di lavoro interessato, partendo dai temi propri del corso stesso, a far nascere una cooperazione tra i membri stessi e tra loro ed eventuali altre realtà locali per lavorare alla valorizzazione e alla promozione del (bel) territorio in cui viviamo. Tale l'entusiasmo a riguardo che il gruppo di lavoro ha iniziato a riunirsi ancor prima che il corso terminasse, sulla base della socializzazione dei membri che è stata sostanziale e, anche, decisamente rapida.
Tutto questo partito dalla scintilla iniziale: l'aver personalmente determinato di fare le cose al meglio, con la massima dedizione e l'estrema attenzione al dettaglio e, soprattutto, alle persone.




Ieri abbiamo festeggiato la fine del corso con la cena autorganizzata di consegna dei diplomi.
Ne è venuta fuori una cosa meravigliosa, perché tutti, nessuno escluso, hanno voluto offrire il proprio meglio allo scopo.
Ci siamo riuniti in uno dei bei casali in pietra degli antichi poderi mezzadrili che costellano la nostra splendida zona, sul crinale che divide Umbria, Lazio e Toscana e che chiude in un unico abbraccio le ultime propaggini nord della Tuscia Viterbese, dell'Orvietano nord-occidentale e della Val d'Orcia toscana meridionale: insomma tre super posti del nostro Paese.
Ci siamo seduti in 16 a una tavolata di fronte al fuoco del grande camino del casale e abbiamo mangiato e brindato con cose superbe: chi ha portato le fettuccine fatte in casa; chi ha fatto il sugo per condirle; chi ha scelto i migliori vini; chi ha colto, per l'occasione, deliziose insalatine selvatiche, condite poi con olio biologico anch'esso autoprodotto; chi ha portato un eccezionale pecorino stagionato in casa; chi ha reperito la miglior carne in circolazione, cotta poi immancabilmente sull'abbondante brace; chi ha fatto il dolce in casa e chi ha preparato una polentina per l'antipasto, tostata anche questa alla brace, per gradire.
In un'atmosfera davvero spensierata e gioviale, l'incontro ha ricordato una cena d'altri tempi, in un contesto d'altri tempi, in cui i partecipanti, lasciate fuori dalla porta per un momento le fatiche e le corse del quotidiano, hanno condiviso goliardicamente e assaporato davvero il gusto del Bello e del Buono.
E non poteva naturalmente mancare il momento dei canti finali tutti insieme!
Una serata che avresti voluto non finisse mai e che, come si è visto, ha spazzato via ogni mia velleità personale di dare un minimo tono di ufficialità alla cosa. Perché, come ha affermato Pietro mentre riponeva la chitarra nel fodero un attimo prima dei saluti e dopo aver suonato un repertorio scelto appositamente per l'occasione: "oggi abbiamo fatto pace con un pezzo di mondo!".

Insomma: funziona l'Economia del Dono?
Funziona, funziona. Eccome.
Parola di Economista.

3 commenti:

  1. “Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo. Non è tanto quello che diamo, ma quando amore mettiamo nel dare.”
    Madre Teresa di Calcutta

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  2. Che il gruppo degli escursionisti di Acquapendente e dintorni sarebbe stato un gruppo speciale si era capito da subito, grande merito è di chi ha organizzato e diretto, apprezzata la gentilezza di chi ha preso le prenotazioni e ha fornito le informazioni. Grazie a voi tutti, Pietro.

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  3. Ho la netta impressione, passo dopo passo, che la Dedizione sia assai di più che l'amore. Sopratutto nell' Economia del Dono...... Monica.

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