martedì 4 gennaio 2011

Anni internazionali


Il 2011 è stato dichiarato dall'ONU Anno Internazionale delle Foreste, per sostenere l’impegno di favorire la gestione, la conservazione e lo sviluppo sostenibile delle foreste di tutto il mondo.
E' stato però anche dichiarato - sempre dall'ONU che ne ha affidato la responsabilità ad una delle sue "sezioni", l'UNESCO, nell'ambito del decennio dell'Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2005-2014 - Anno Internazionale della Chimica, di celebrazione delle conquiste della chimica e del suo contributo al benessere dell’umanità.
La chimica costituisce le fondamenta delle attività del sistema economico di tipo industriale dei paesi "occidentali": nell'industria della lavorazione dei derivati dal petrolio, nell'industria farmaceutica, nell'industria delle armi e nell'industria agro-alimentare (attraverso la creazione di concimi e diserbanti, ma anche di cibi pronti venduti al dettaglio).
Quindi, in un certo qual modo, l'uso che si fa attualmente della chimica è uno dei principali responsabili delle condizioni attuali del pianeta, che non sono certo di ben-essere. Al massimo si può considerare che sono migliorate le condizioni di vita di alcuni abitanti di una parte del pianeta, a scapito di quelle degli altri. E non sempre le condizioni di vita migliori sono legate a un maggior benessere: prova ne sia che, nell'occidente industrializzato, aumenta appunto il malessere spirituale dell'individuo.
Inoltre, è bene sapere che uno dei motivi principali di deforestazione in Amazzonia, ma non solo, è dovuta alla produzione colturale di soia e mais (le due piante più coltivate al mondo) - colture a elevato consumo di acqua ed energia e, per una migliore resa, di prodotti chimici usati nell'agricoltura industriale - per la produzione di mangimi animali, biocarburanti e la base di moltissime delle pietanze pronte che consumiamo (avete fatto caso che il mais e la soia sono praticamente in tutti i cibi preparati, sotto forma di vari elementi derivati dalla loro lavorazione?).



Mi chiedo quindi: ma che senso ha, soprattutto all'interno della stessa istituzione quale è l'ONU, identificare nello stesso anno due obiettivi diversi, invece che concentrare tutte le proprie forze su uno solo, di rilevante importanza?
E soprattutto: perché due obiettivi così praticamente in contrasto tra loro? Dell'importanza della presenza e dell'integrità delle foreste in questo momento storico non abbiamo alcun dubbio. Tuttavia, riguardo l'altro obiettivo legato in questo caso alla chimica, sarà in grado l'ONU, organismo internazionale sostanzialmente in mano alle potenze industrializzate, di focalizzare l'attenzione sul fatto che - in questo particolare momento storico - in quest'ambito le attività nazionali e internazionali che si svolgeranno nel 2011 saranno incentrate sull’importanza della chimica nella preservazione delle risorse naturali?

L'augurio di buon anno che voglio fare a tutti è quello di non rimanere a guardare in attesa del responso, di informarsi e di agire di conseguenza in prima persona attraverso le proprie scelte consapevoli.
Sono certo che ognuno troverà così il proprio reale benessere, e quello del mondo.

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