venerdì 18 agosto 2017

Pronti


20° Settimana Verde CRALI - Val di Fassa (TN) - 06-13.08.2017

Pare che Henry David Thoreau abbia affermato questo: "L'uomo che viaggia solo può partire oggi; ma chi viaggia in compagnia deve aspettare che l'altro sia pronto".

E' uno dei miei autori preferiti, Thoreau, perché pochi come lui hanno saputo scrivere e trasmettere la profondità del rapporto tra Uomo e Natura, del legame tra l'Individuo e il Tutto.
Ma, se ciò che ha detto che ho riportato qui sopra fosse realmente vero, tutto quello che ho realizzato come Guida non sarebbe stato possibile.
E questo vale, a maggior ragione, per le Settimane Verde estive sulle Alpi del CRALI (ma anche per i campi estivi per bambini e ragazzi), di cui sono il responsabile del programma escursionistico e il conduttore da ormai 6 anni.


Un gruppone molto molto grande (parliamo di quasi tre centinaia di persone) e molto molto eterogeneo.
La gran parte dei partecipanti non allenata e sostanzialmente mal equipaggiata.
Non esperta.
Molti in sovrappeso e qualcuno con evidenti difficoltà di deambulazione su sentieri sconnessi (e chissà quali e quante altre patologie varie presenti in gruppo. Qualche cardiopatico, lo so, c'è).
Bambini e Nonni presenti, allo stesso tempo.
Famiglie in vacanza (un target... complesso, per usare un eufemismo).
Uno staff davvero molto dedito ma composto da volontari non qualificati (anche essi, di fatto, in vacanza con la famiglia) che in alcuni casi "riproducono" le caratteristiche del gruppo intero, di cui sopra.
Sentieri non sempre, anzi quasi mai, da me prima percorsi.
Insomma, non proprio una passeggiata. Ne, tanto meno, un insieme di passeggiate, quale sembra essere.


Nonostante ciò, negli anni (e anche quest'anno) abbiamo fatto insieme, appunto, cose straordinarie.
Attraversiamo i paesi e si chiedono se siamo un esercito. O sui sentieri esclamano, sorpresi, che arriva una valanga (di gente), come quest'anno.
Le autorità locali vengono a darci il benvenuto ufficiale, quando arriviamo in loco.
Tutto fuori dai canoni, dai parametri, ma lo abbiamo fatto.
Con un po' di difficoltà a volte, con un po' di fatica quasi sempre, ma se avessi pensato innanzitutto io che il gruppo non era pronto - perché assicuro che, "da manuale", non lo è - e che io stesso non ero e non sono pronto, eravamo ancora fermi a guardarci in faccia, a pensare cosa e come fare.
E' questo il senso di essere Guida.
Alzarsi per primi e farsi seguire. Non spingere ad andare.
Dare fiducia alle potenzialità degli individui e non fermarsi ai vincoli oggettivi.
Come d'altronde un buon Genitore farebbe con i propri Figli, tra le altre cose. Altrimenti camminavamo ancora tutti gattonando.
Si cade e ci si rialza. E questo solo perché siamo comunque prima partiti. Siamo andati in verifica.
Certo, ti aspetto se devi ancora allacciarti le scarpe. Ma non è questo il punto, Henry, siamo tutti d'accordo.
E non ti aspetto, se invece manifesti che non vuoi venire. Non è opportuno.


Se fosse vero che è necessario aspettare che gli altri siano pronti, non avrei potuto condurre a camminare la piccola Maria (5 anni tra qualche settimana) in un'escursione dalla lunghezza e dal dislivello (e pendenze!) impensabili per una bimba così piccola. Ma la Mamma la sera prima è venuta a chiedermi cosa ne pensassi della possibilità di portarla con noi l'indomani, dopo che aveva già fatto un "test" in una precedente uscita. Le ho chiesto allora francamente e guardandola negli occhi cosa lei stessa - in ragione del legame che ha con la figlia e della conseguente sua conoscenza - si sentisse realmente di fare. Era motivata e decisa. Allora le ho detto che andava bene, che, insieme, ci saremmo riusciti. E così è stato.
Se fosse vero, Riccardino, che tre anni fa, all'età di sei anni, aveva camminato dietro di me senza staccarsi mai per più di un centinaio di km durante tutta la settimana tra i sentieri dell'Engadina (bissando l'anno dopo, a sette, a Madonna di Campiglio), oggi, a nove anni, non sarebbe stato sintonizzato con la sua radiolina sul canale delle comunicazioni dello staff, svolgendo pure egregiamente il ruolo, che simpaticamente gli è stato da tutti noi dato, di "vice guida".
Se fosse vero, un gruppo di cento e più persone non dovrebbe uscire nemmeno dall'albergo, figuriamoci se può imboccare un sentiero di montagna, pur semplice che sia: ...se viene a piovere dove li metti tutti?
Se fosse vero, ...non sarei qui a scrivere. Di questo e di tutto il resto scritto precedentemente.


La chiave? Rinunciare al Controllo ed essere invece Vigili.
Come farebbe il buon Padre nel lasciare la manina del suo piccolo per fargli fare da solo i primi passi in piedi. E così anche dopo, quando lo segue con la coda dell'occhio, da lontano, un po' più grande, correre solo in giardino, per evitare il rischio che, inconsapevole, vi esca, per finire sulla strada...
Come nella vita, dunque, del resto.
Certo: richiede impegno.
Non è una passeggiata, appunto.
Non aspettarsi nulla ma essere sempre pronti a tutto. Questo, si.
Siamo noi che creiamo il nostro ambiente e, in quanto Esseri Umani, siamo in grado di trasformare tutto. In un istante. L'impossibile in possibile.
E, come disse Walt Disney, c'è di che divertirsi a fare l'impossibile.

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