lunedì 5 ottobre 2009

Sentiero Natura - numero 0, Ottobre 2009


Mi è stata affidata la rubrica Sentiero Natura all'interno della rivista del quartiere Trieste-Salario di Roma 4 Soul Pocket, il cui primo numero è uscito proprio oggi e che è possibile trovare in distribuzione omaggio nella zona del quartiere Africano, II Municipio.
In essa parlerò ogni volta di una delle molte e belle aree protette del Lazio e ne riporterò sul blog il testo, raccogliendogli poi tutti in un archivio ben distinto in modo tale che chi volesse leggere i numeri arretrati lo possa fare.
Riporto dunque qui l'articolo uscito in questo primo numero 0 (N.B.: la foto d'apertura corrisponde a quella della bozza non definitiva: è diversa dall'impaginazione dell'articolo definitivo, ma rende l'idea):

Questo spazio, nella rivista di quartiere di una delle zone più popolose e, per molti versi, caotiche della città è dedicato a quanto c'è di bello da vedere, e soprattutto vivere, a pochi km dalla Capitale. Inizieremo quindi oggi un viaggio che ci porterà a visitare su queste pagine – ma mi auguro che chi legge lo faccia anche fisicamente - le aree protette, i parchi e le riserve naturali del Lazio e, in generale, luoghi che meritano di essere visitati e vissuti. Vissuti nel modo che più li valorizza: camminando.
Camminare è benefico per chi lo fa, è un'attività naturale che non ha impatto ambientale sui territori che si attraversano (a patto di lasciarli come li si è trovati) ed è alla base di un modo “sostenibile” di fare turismo - meglio ancora se si usano i mezzi pubblici per raggiungere i luoghi che si vogliono visitare - e può innescare processi virtuosi per l'indotto dell'economia locale.
Il Lazio, non lo dico io, è in assoluto una delle Regioni più belle e più varie della nostra Penisola, è un territorio che può riservare sorprese inaspettate al visitatore che sappia apprezzarne le caratteristiche. E i romani, soprattutto i giovani, purtroppo lo conoscono poco.
Dalle splendide montagne dell'Appennino alle rinomate spiagge delle località di mare, dalle selvagge colline della Tolfa alle distese azzurre delle calme acque dei laghi vulcanici, e ancora: borghi medioevali, necropoli etrusche, faggete avvolte dal silenzio, valloni incisi nel tufo, antichi tracciati stradali lastricati, ampi altipiani carsici e fitti boschi di quercia. Per chi desidera scoprire a piedi questo territorio non mancano certo i motivi di interesse.
Camminare in un ambiente naturale richiede alcune accortezze, legate innanzitutto al buon senso e al mantenere sempre un elevato grado di sicurezza nel corso dell'escursione. Le nostre abilità e conoscenze, nonché la nostra condizione fisica, sono un vincolo oggettivo che non è il caso di forzare se vogliamo evitare di vivere spiacevoli esperienze. Evito di dare qui i classici consigli del tipo “non avventuratevi mai da soli”, che sono senz'altro validissimi ma lasciano il tempo che trovano se dati da uno, come chi scrive, che ha fatto molte belle esperienze di frequentazione dell'ambiente naturale in solitaria. Esperienze fatte però solo dopo aver maturato negli anni un'elevata preparazione personale e, soprattutto, adottando sempre un atteggiamento caratterizzato da: attenzione, osservazione, umiltà, prudenza, (eventuale) rinuncia, condito imprescindibilmente alla competenza acquisita. Da soli o in gruppo, l'importante è essere consapevoli di che cosa può eventualmente accaderci, essere preparati ad affrontarlo e a risolverlo, avendo innanzitutto presente che c'è sempre qualcuno, a casa, che ci aspetta...
Ci sono in ogni caso tante Guide e accompagnatori qualificati a cui si può fare riferimento per escursioni nei luoghi di cui tratteremo, i quali sono in grado di assicurare la necessaria assistenza tecnica, dando anche il valore aggiunto di illustrarne le peculiarità naturalistiche e storico-archeologiche.

Per categorie, e per ragioni di spazio a titolo indicativo e assolutamente non esaustivo, si possono elencare quelli che sono gli aspetti da tenere in considerazione prima di affrontare un'escursione, anche se non impegnativa.
Abbigliamento e attrezzatura: un abbigliamento adeguato (a strati) contribuisce al benessere dell'escursionista. Serve per mantenere la giusta temperatura corporea, proteggersi dal sole e dalle intemperie (vento e pioggia) e stare a proprio agio nel corso di un'intera giornata all'aperto. Le calzature rivestono una importanza particolare e sono un elemento dal quale non si può in ogni caso prescindere: le confortevoli scarpe da ginnastica alla moda che usiamo tutti i giorni in città su un terreno accidentato aumentano le possibilità di infortunio o, semplicemente, dopo ore di cammino possono trasformare una facile passeggiata in un supplizio.
Orientamento: cartina e bussola (e altimetro) non devono mai mancare fra l'attrezzatura di chi si avventura in un luogo non conosciuto, ma non dovrebbe mai mancare nemmeno la capacità di saperli usare correttamente... Una cartina topografica ben fatta (ad es. quelle dell'IGM) contiene una miriade di informazioni a saperla codificare, così come una cartina poco chiara (come tante ne esistono, purtroppo) può confondere le idee più di quanto lo siano già. Stesso discorso vale per la bussola: sapere che devo andare a nord ed essere in grado di sapere dov'è il nord grazie a questo strumento potrebbe essere inutile se, per procedere in quella direzione, devo attraversare un grande lago e non so ancora camminare sulle acque.
Pronto soccorso: portare nello zaino (perché abbiamo con noi uno zaino, vero?) sempre un kit di primo soccorso: un piccolo taglietto, ma profondo e molto sanguinante, può diventare un serio problema se siamo a diverse ore di cammino dalla macchina; senza considerare poi una bella distorsione alla caviglia. E' necessario sapere sempre quali siano i numeri di soccorso da attivare alla necessità, sempre che il cellulare abbia segnale. Ricordarsi che, se si ha bisogno di soccorso, e non si è su una strada asfaltata dove un'ambulanza possa raggiungerci agevolmente, se chiamiamo il 118 dobbiamo specificare la nostra situazione, dandogli l'esatta posizione geografica in cui ci troviamo (perché siamo in grado di dargliela, vero?). Il classico coltellino multiuso, strumento che possiamo far rientrare in questa categoria, torna sempre utile, ammesso che non lo si usi per incidere le iniziali proprie e della propria morosa sulla corteccia degli alberi.
Illuminazione: una piccola torcia elettrica, meglio una lampada frontale per avere nel contempo luce e le mani libere, è indispensabile se ci si trova a dover fare, nostro malgrado, i conti con l'arrivo del buio (che in un bosco molto fitto arriva molto prima che sulla spiaggia di Ostia...).
Idratazione: ho avuto modo di incontrare più volte persone che, per affrontare un'intera giornata in escursione, escono di casa con una bottiglietta da ½ l d'acqua. Penso a quella volta che, nell'arco di una giornata, ne ho bevuti da solo, a conti fatti, 4 litri. Bere costantemente durante il giorno è una prerogativa importante per moltissimi aspetti, fisici e psichici. A maggior ragione se la temperatura è più alta e quindi sudiamo di più o se siamo a quote più elevate, dove l'aria è più secca e favorisce l'evaporazione dei liquidi dall'organismo. Non si dovrebbe mai arrivare alla sensazione di sete: a quel punto l'organismo ci sta segnalando che è già in riserva.
Nutrizione: discorso analogo al punto precedente. Chi è abituato a mangiare un pacchetto di crackers per tutto il giorno quando lavora al computer deve considerare che non fornisce le calorie necessarie, e quindi energia, per affrontare una lunga escursione e per mantenere, ad esempio, una temperatura corporea adeguata attraverso il metabolismo e/o prevenire gli infortuni. Una colazione abbondante è necessaria, così come un pasto leggero ma nutriente, ricco di liquidi e sali minerali (persi con il sudore). Ah, nota per i cercatori dei frutti della terra, vale la regola: “bacca di pianta che non si conosce, non si mangia”!

Per cominciare il nostro viaggio, a seguire segnaliamo quali sono le Aree Protette del Comune di Roma, spesso vere e proprie oasi naturalistiche in piena città, che possono essere lo spunto per fare una piccola ma interessante escursione a poche fermate d'autobus da casa (ulteriori informazioni in merito su www.romanatura.roma.it):

Riserva Naturale della Marcigliana;
Riserva Naturale della Valle dell'Aniene;
Riserva Naturale di Decima Malafede;
Riserva Naturale del Laurentino;
Riserva Naturale della Tenuta dei Massimi;
Riserva Naturale della Valle dei Casali;
Riserva Naturale dell'Acquafredda;
Riserva Naturale di Monte Mario;
Riserva Naturale dell'Insugherata;
Parco Regionale Urbano di Aguzzano;
Parco Regionale Urbano del Pineto;
Monumento Naturale di Mazzalupetto;
Monumento Naturale di Galeria Antica;
Monumento Naturale del Parco della Cellulosa

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