venerdì 3 febbraio 2012

Soffice realtà


Stamattina ho spalato la neve. Anche ieri mattina.
Nulla di straordinario, per carità. Venti centimetri di neve ma, volendo uscire di casa senza infilare le scarpe nella neve fresca, lo hanno reso necessario.
E' ripreso a nevicare, più tardi, e domani dovrò rifarlo di nuovo, perché il vialetto che ne avevo ricavato è stato ricoperto integralmente.
Se mi sarà necessario prendere la macchina (oggi non l'ho usata), anche solo per piccoli spostamenti qui intorno, dovrò "liberare" anche quella, come ho fatto ieri, e solo allora potrò allontanarmici alla guida.
Mentre sgombravo la neve, chino e tra il sudato e l'infreddolito, pensavo al fatto che mezza Italia fosse nelle mie stesse condizioni.
Meno male, ho pensato, che ogni tanto la natura ci riporta alla realtà: oggi, per uscire di casa, per qualsiasi motivo, è necessario PRIMA sgombrare la neve; oggi, per prendere la macchina è necessario PRIMA liberarla dalla neve.
Avevo un mucchio di cose di lavoro da fare ma PRIMA c'è stato da togliere la neve. Una questione di priorità.
Sono stato fuori con gli attrezzi in mano per un'ora e mezza, poi, solo dopo aver finito, mi sono chiesto se, dato che comunque non avevamo in previsione di uscire in giornata, non fosse stato il caso di fare tale lavoro successivamente, magari domani. Meglio spalare due volte la metà della neve o una volta sola il doppio di quella di oggi (visto che poi è ripreso a nevicare, come previsto)? Non mi son posto questo quesito prima di cominciare - e non saprei dare ancora una risposta - perché lì per lì mi è sembrata, senza ombra di dubbio, che fosse una priorità fare il lavoro in quel momento.
I fenomeni atmosferici intensi ci riportano alla realtà. Per fortuna.
Ci riportano a quelle che sono le reali priorità.
I nostri antenati, nemmeno troppo lontani, hanno stabilito con loro forti legami, regolando le proprie attività per millenni sulla base di essi. Noi no. Noi siamo in grado di andare oltre essi. Grazie al progresso tecnologico e alle "macchine" di cui la nostra vita è piena non ci fermiamo mai. O quasi. La pioggia, soprattutto se non eccezionalmente intensa, praticamente ormai quasi la "bypassiamo". Se non ci bagnasse - infastidendoci - nemmeno ce ne accorgeremmo. La neve, più "invadente" invece e per natura più ingombrante, no.
La neve è ancora in grado di fermarci, di riportarci alla realtà. Meno male che c'è la neve!
Per troppo tempo abbiamo delegato alla tecnologia e alla ricerca della iper-specializzazione da essa indotta la nostra responsabilità personale di superare - con fatica, certo - le conseguenze delle condizioni meteorologiche e, ora, non siamo più in grado di accettarle serenamente come eventualità possibile e imprescindibile. Una nevicata o un grosso acquazzone sono considerati soprattutto ormai solo un disagio e non una manifestazione - necessaria - della natura, come il cielo sereno o una piacevole fresca brezza di mare.
Meno male che, ogni tanto, la natura ci riporta alla realtà.
Meno male, perché ne abbiamo bisogno.

2 commenti:

  1. E nella Realtà c'è molta Poesia Allegria e Divertimento...nooo?!....La Natura dell'Essere umano sa trasformare un disagio in una grande occasione, una Nevicata in una meravigliosa esperienza di integrazioni sensorialie .di divertimento..Non c'è Realtàsenza Gratitudine, non c'è Gratitudine senza il Cuore degli Esseri Umania provarLa. e gli Esseri Umani siamo tutti Noi , comuni mortali innatamente dotati della capacità di Trasformare..erba in insalata ..veleno in medicina..;D to be continued ..Hasta luego Sir Richard e...ciaspoleeeeeee TB

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  2. boffice!! come se dice qui da noi un salutone Riccà da Remo e famiglia quando c'hai tempo passa che ti faccio vedere un po' di cose qui da me e poi..vino formaggio e il pane fresco di Lia , ti aspettiamo!

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